Mario Anton Orefice, ed. TakeOff, gennaio 2021
Casablanca, ritratto di città

Casablanca, ritratto di città (pp 104, ph 33) è un racconto di viaggio, diponibile anche in formato Kindle, che introduce il lettore alla più citata ma meno conosciuta meta del Marocco. Nel libro, la storia, l’architettura, la presenza italiana, l’arte, la cultura, il sociale, e una sezione dedicata a libri, film e siti che parlano della Ville Blanche.
“Non esiste il centro a Casablanca – scrive l’autore -, ma corridoi squilibranti lungo i quali si aprono delle porte, ti puoi ritrovare in un ascensore che non funziona come in una raffinata chocolaterie, in una fogna o in un bicchiere di cristallo, questa città è un ipercondominio alla Perec, ogni quartiere è una vita da raccontare con i suoi souvenir, il suo album di fotografie, i suoi centri culturali, le sue biblioteche, i panifici profumati, i bar con le spremute fresche d’arancia, mango, banana, i negozietti all inclusive, i venditori ambulanti di dolci e sigarette”.
Ci sono le storie degli italiani che hanno eletto la città marocchina come luogo ideale e degli architetti del nostro Paese che hanno contribuito a darle un volto europeo.

Mario Anton Orefice, ed. TakeOff, gennaio 2021
Casablanca, ritratto di città

Casablanca, ritratto di città (pp 104, ph 33) è un racconto di viaggio, diponibile anche in formato Kindle, che introduce il lettore alla più citata ma meno conosciuta meta del Marocco. Nel libro, la storia, l’architettura, la presenza italiana, l’arte, la cultura, il sociale, e una sezione dedicata a libri, film e siti che parlano della Ville Blanche.
“Non esiste il centro a Casablanca – scrive l’autore -, ma corridoi squilibranti lungo i quali si aprono delle porte, ti puoi ritrovare in un ascensore che non funziona come in una raffinata chocolaterie, in una fogna o in un bicchiere di cristallo, questa città è un ipercondominio alla Perec, ogni quartiere è una vita da raccontare con i suoi souvenir, il suo album di fotografie, i suoi centri culturali, le sue biblioteche, i panifici profumati, i bar con le spremute fresche di arancio, mango, banana, i negozietti all inclusive, i venditori ambulanti di dolci e sigarette”.

Mario Anton Orefice, ed. Streetlib, dicembre 2016
Una città rubata

Conegliano e il Nordest non sono sfuggiti al fenomeno delle opere incompiute e della pessima gestione della res publica. In questo piccolo centro dal 1985 a oggi ne sono successe di tutti i colori: dall’area Zanussi, opera incompiuta per eccellenza, allo scandalo Econ, alla Colombo Est lasciata a metà. Nelle ultime pagine un’intervista a chi sogna una città diversa e un intervento del professor Paolo Portoghesi. Disponibile anche in formato ebook.

Mario Anton Orefice, ed. Marcianum Press,Venezia, gennaio 2016
Venezia, un mondo intero
Una Venezia meno conosciuta, quella di Palladio, delle biblioteche, degli artigiani, delle pietre con cui sono realizzati mosaici e monumenti… le “istruzioni per perdersi”, qualche mistero e gli indirizzi utili.
Mario Anton Orefice, Padova, settembre, 2014
Vivere istruzioni per l'uso
Autori celebri e autori sconosciuti conversano nelle pagine del libro con un pensiero , una certezza, un tweet, un dubbio, un sogno, un’idea, un sorriso, un verso. Piccole luci nella misteriosa danza dei giorni, nell’imprevedibile incrocio dei destini, in questo mare battuto dal vento. Ma ognuno si senta (creda) libero di sbagliare da solo, di lavorare duro al suo prossimo errore.
Mario Anton Orefice, Padova, febbraio 2014
Quando il cuore si ferma conversazione con Pietro Delise
Questo libro è stato scritto per chi s’interessa di medicina, sport e filosofia, soprattutto è stato scritto per chi deve salvarsi la vita e non lo sa ancora.
Pietro Delise non si lascia sfuggire il minimo indizio, come un bravo commissario, come Montalbano. Età, peso, malattie, lavoro, abitudini, parenti, esami. Gli spediscono elettrocardiogrammi da tutta Italia. La domanda è sempre la stessa: “Che ne pensi?”
Mario Anton Orefice
Morsi di libri e luoghi
Mi sono sempre piaciuti i negozi pieni di tante cose, quelli che in vetrina hanno il cavallo d’ottone consumato, le poesie di Baudelaire, una collana di perle, gli scacchi in palissandro, l’Eberhard con il vetro segnato, il necessaire con il pennello in osso, i bicchierini di Murano con l’orlo dorato, le cartoline degli anni Trenta, la zanna d’elefante, la foto di un derviscio rotante, il portasigarette in argento, una broche floreale. Questo libro assomiglia a uno di quei negozi, o a Youtube o Amazon, si entra per curiosare qui e là.
Mario Anton Orefice, ed. d'Orient et d'Ailleurs, Rabat, 2011
Diario Marocchino
La medina ti racconta il segreto di tante strade, di tanti vicoli, e porte che non scoprirai eppure vorresti. Le strade che non percorri sono scrigni che restano chiusi. La medina è la metafora di un mistero, di quel qualcosa di cui non potrai dire, di quel qualcosa che si nasconde dietro altre porte che stanno nascoste dietro quelle che vedi. Mentre passeggi nello scrigno della medina sei inseguito dalle domande, domande di carità per vivere o sopravvivere, in questo senso sono domande essenziali.
Mario Anton Orefice, ed. Unione Italiana Vini, Milano, 2011
La Storia della botte
La storia della botte ripercorre una tradizione poco esplorata che s’intreccia con la storia della più rinomata azienda italiana produttrice di botti, la Garbellotto spa di Conegliano, attiva dal 1775. Vicende ricordate nei capitoli: Da Jadlowker, Storia di famiglia, La botte nei secoli, La botte letteraria, Quercus P.e P., L’arte del bottaio, Botti e barili, Ottimo vino, Di padre in figlio, Lo sguardo verso il futuro, Glossario del bottaio.
Mario Anton Orefice, ed. Canova, Treviso, 2011
Paolo Portoghesi, un'intervista
La intensa e vivace intervista a Paolo Portoghesi ripercorre la sua avvincente esperienza di architetto e riafferma la sua fede nei valori di un’architettura umanistica che si nutre anche di poesia, di filosofia, di musica.
Architettura e politica, Leggere la città, Progettare la casa ideale, Curve e linee rette, Il colore e la luce, Il brutto, La strada, La piazza, Non luoghi e paesaggio, La geoarchitettura, I libri, La musica, sono alcuni degli argomenti trattati con straordinaria chiarezza, autorevolezza e passione.
Mario Anton Orefice, ed. Acelum, Asolo, 2009
Corsadellanima
“Un libro simile ad un caleidoscopio, ad una Wunderkammer, una camera delle meraviglie, un Luna Park, un mosaico, un grande tappeto con mille disegni, una vecchia scatola zeppa di ricordi, un sacco con tanti regali, un pozzo colmo di cose vecchie, un album di fotografie, una spiaggia costellata di conchiglie.”
Salomon Grossman
Mario Anton Orefice, ed. Saint Germain, Venezia, 2008
A te
Che storia vuoi che ti racconti?
Non so.
Vorrei raccontarti una storia che non ha mai raccontato nessuno.
Ma è difficile, tutto è già stato detto.
Comincerò da te.
a cura di Mario Anton Orefice, ed GMV, Treviso, 2008
Treviso città proibita
La storia mai raccontata di un luogo proibito allo sguardo. Per la prima volta vengono pubblicate le foto e narrate le vicende delle carceri asburgiche di Treviso. Sulla base di numerosi documenti d’archivio, finora inediti, si è potuto costruire un racconto che arriva ai giorni nostri e scopre una scena surreale: le vecchie celle di piazza Duomo ospitano oggi non più detenuti ma sentenze. Nelle stanze dei condannati, tarsformate in archivio, sono “imprigionati” centinaia di fascicoli processuali.
ed. Marsilio, Venezia, 2007
La Fattoria di Villa Emo
La pubblicazione racconta il complesso intervento di restauro della fattoria di Villa Emo che oggi ospita il centro servizi di un noto istituto bancario.  All’interno del volume diverse foto di M.A. Orefice che ha curato il capitolo “Ogni restauro ha la sua storia”, pp. 208-227
a cura di Mario Anton Orefice, ed. Marsilio, Venezia, 2006
Paolo Portoghesi, l’Università e il Quartiere Latino nel centro storico di Treviso
Il volume ricostruisce le vicende storiche ed architettoniche da cui è nato il Quartiere Latino di Treviso. Per Paolo Portoghesi: “Quello che è successo a Treviso – progettare e realizzare in trecento giorni una nuova sede universitaria e realizzare in tre mesi un ponte sul Sile – è non solo un caso fortunato ma un vero e proprio miracolo che presuppone una serie di condizioni divenute assai rare.
Mario Anton Orefice, ed. De Bastiani, Vittorio Veneto, 2001
La Pietra e l’Acqua
Scrive Elena Pilato: “L’autore ci regala un saggio-racconto agile e piacevole: in particolare l’originale prologo, in cui il protagonista-narrante è lo stesso Palladio, che descrive la sua dipartita terrena. Nutrita di puntuali riferimenti cronologici e spaziali, dove date e luoghi scandiscono, tra il 1555 e il 1580, l’attività artistica veneziana di Andrea Palladio, la pubblicazione individua il suo nucleo tematico nella Basilica di San Giorgio Maggiore.”
Mario Anton Orefice, ed. De Bastiani, Vittorio Veneto, 1999
Viale della Zoppas
Le figure storiche dell’azienda Zoppas, alcuni fatti curiosi, la Guerra, il successo negli anni del boom”, l’epica sfida con la Zanussi, gli operai-imprenditori, le battaglie sindacali, scorrono in queste pagine testimon della straordinaria avventura economica e sociale di una delle più importanti industrie italiane nel settore degli elettrodomestici.
Mario Anton Orefice, ed. Csc Santa Lucia di Piave, 1998
La Fiera dei Ricordi
Nella notte, il rumore delle mandrie mi svegliò. Lungo le strade bianche di sassi e polvere, le bestie avanzavano insieme alle urla dei paradori, allo schioccare delle fruste, all’abbaiare dei cani.
Mario Anton Orefice, Conegliano
Altri tempi Caffè, osterie e cartoline di una volta
Luigino esplora i passaggi segreti e gli infiniti collegamenti delle teogonie di provincia: ascendenze, discendenze, cresime, matrimoni, funerali, reputazioni e mestieri.
Fra i tanti fascicoli del suo studio, ce n’è uno dedicato ai vecchi caffè e alle osterie. Una passeggiata che attraversa Conegliano da ovest a est, dagli anni Quaranta agli anni Cinquanta. Nel capitolo dedicato ai soprannomi diversi personaggi leggendari come Pesavento, Toni Siluro e Jack Sparagna.