A Milano in compagnia di un buon libro regalato da un amico al termine di un anno difficile, Proust senza tempo di Alessandro Piperno.Per scoprire un luogo insolito, dall’atmosfera esoterica, le Colonne di San Lorenzo, a due passi da Porta Ticinese, diciassette colonne corinzie di epoca romana in faccia al Basilica di San Lorenzo tagliano a fette la vista di anonimi condomini degli anni Cinquanta, uno spartito dell’antica Mediolanum sopravvissuta alla furia dei Goti e della Seconda guerra mondiale. Per la mostra Recycling Beauty alla Fondazione Prada curata da Salvatore Settis e Anna Anguissola, un’antologia di antiche opere d’arte tra le quali è bello perdersi, un po’ come sfogliare un libro di citazioni a caso. Appena entri un pavone di bronzo dorato ti stupisce, una volta (118-138 d.C.) decorava il mausoleo dell’imperatore Adriano (Castel Sant’Angelo a Roma), e non puoi sfuggire alla meravigliosissima scultura greca (IV sec. a.C.) che sembra muoversi immobile sotto i tuoi occhi, un leone che attacca un cavallo, forse apparteneva a un gruppo più ampio dedicato ad Alessandro Magno a caccia. Ti seduce la corrente ipnotica dei Lottatori Aldobrandini (XVI sec.), una sfida di pugilato tra il siciliano Entello e il troiano Darete narrata da Virgilio nell’Eneide, e fai fatica a staccarti dalla sensuale leggerezza della Tazza Farnese, cammeo in agata sardonica incisa da mani di talento nell’Egitto tolemaico: all’esterno il capo mozzato di Medusa, all’interno Iside tra un vegliardo che rappresenta il Nilo e Horus con perizoma e sacco, nel cielo i venti e a lato le stagioni. Non stupisce che serva un atlante per descrivere il lungo viaggio di questo capolavoro che dal tesoro imperiale di Roma approdò a Costantinopoli, poi dopo la presa dei Crociati (1204) migrò da una corte all’altra: Federico II in Sicilia, un principe persiano, Alfonso d’Aragona a Napoli, la corte pontificia, Lorenzo il Magnifico, i Farnese, i Borbone di Napoli. Per un appuntamento mancato a Porta Genova con Lorenzo e Simona Perrone, geniali artisti dei LibriBianchi e dell’installazione e performance Solo la cultura può fermare la guerra che nel cortile di Palazzo Reale ha sommerso un carro armato di libri. E per un altro rendez-vous in ritardo al Giacomo Caffè, accogliente rifugio a due passi dal Duomo, con il vulcanico collezionista e curatore di mostre Andrea Tomasetig per visitare insieme Maria Mulas, Milano, ritratti di fine ‘900, nell’appartamento dei Principi di Palazzo Reale. Tra le sale si incrociano gli sguardi dei protagonisti di una grande stagione, la Milano che va dagli anni ’70 agli anni ’90, Gillo Dorfles, Ettore Sottsass, Gio Ponti, Claudio Magris, Umberto Eco, Carla Fracci, Miuccia Prada, Sophia Loren, Ornella Vanoni, Claudio Abbado, Gae Aulenti, Lea Vergine…non manca una carrellata internazionale con Andy Warhol fotografato a poche settimane dalla morte durante l’inaugurazione di The Last Supper recall. Una mostra che è anche un seminario sull’arte del ritratto fotografico, Maria Mulas, soprannominata “coda rossa” per il colore dei suoi capelli, coglie l’attimo che rende unica una faccia, un personaggio, una vita. Per ripartire sotto la pioggia di notte con un autobus in ritardo bloccato tra Pero e Cormano, e poi perdere un treno e così ritrovare il tempo per terminare Proust senza tempo in una hall brulicante di luci e musiche natalizie.
10 Gennaio 2023