Ore 13.50, Susegana, cancelli dell’Electrolux Zanussi: Michele Santoro, un mito del giornalismo d’inchiesta e capolista per il Nordest di Pace Terra Dignità, attende l’uscita degli operai alla fine del turno. Con lui i compagni di Rifondazione comunista, tra cui Stefano Mandelli, Lucia Tundo e Gabriele Zanella, che in poco più di un mese hanno raccolto più di 100.ooo firme e che si sono battuti per ottenere l’unico incontro in provincia di Treviso con il mattatore di Moby Dick, Sciuscià, Annozero. Con gli occhi socchiusi, un po’ per il sole e un po’ per la stanchezza, e l’inconfondibile accento napoletano-salernitano, parla dell’Electrolux: “Ero stato qui più di vent’anni fa. Nel 2001 Luisa Ciampi che aveva 41 anni fu vittima insieme ad altri colleghi di una una tremenda esplosione causata dalla presenza di una nube di gas inodore e dalla contemporanea accensione delle saldatrici. Riportò ustioni così gravi che dopo alcuni mesi di agonia morì. Oggi vedo che hanno messo questo contatore led agli ingressi che dice che i giorni senza infortuni sono 46. Non mi sembra una conquista, dovrebbero essere almeno 10.000”. Poi racconta di suo padre, un semplice macchinista ferroviario che con un solo stipendio riusciva a mandare cinque figli all’università e di come ciò in Italia oggi sia impossibile. Una parte importante della classe operaia ha smarrito la coscienza del proprio ruolo: “Bassi salari, politiche sindacali deboli, poca considerazione da parte dei media, spingono a credere nella realizzazione virtuale sulle piattaforme di Instagram o Facebook. Va recuperata la speranza, la dignità del lavoro e il valore della pace senza la quale nessun cambiamento è possibile”. Applausi, mentre in sottofondo sbuffano i tir che attendono di scaricare le merci. La parola passa a Monica Michielin e Giuseppe Battistetti, genitori di Mattia: “Nostro figlio due anni fa è stato ucciso in un cantiere edile della ditta Bordignon da un carico di quindici quintali di impalcature precipitato da una gru. Ringrazio Michele Santoro per le sue parole e per l’umanità che non ho sentito in nessun altro. Ho parlato in due occasioni anche con il presidente Mattarella. Solo promesse. Così abbiamo fondato l’associazione Mattia Battistetti. Si parla di morti bianche ma di bianco, di immacolato nelle morti sul lavoro non c’è nulla, solo rabbia e disperazione. La prossima udienza al Tribunale di Treviso, che vede imputate otto persone per omicidio colposo, si terrà il 13 giugno prossimo, siete tutti invitati”. Michele Santoro si commuove, abbraccia Monica e Giuseppe, e si allontana con il suo autista. Modena lo aspetta.
17 Maggio 2024