19 Aprile 2019

Quasi sorelle

Avete presente “Quasi Amici”, tratto da una storia vera che racconta di un ricco tetraplegico che sceglie come “badante” un ex galeotto di colore, e” Green Book”, del 2018, che narra di un buttafuori bianco che diventa guardia del corpo di un famoso musicista nero in tournée?

Qui siamo a Roma, non a Parigi o negli States, tra Viale Libia e Monte Mario, loro sono due donne, due amiche, “Quasi sorelle”. Una italiana, Paola, l’altra africana, Fatou. Non scendo nei particolari perché è una storia privata e nessuno mi ha autorizzatoa raccontarla. Nel weekend Roma era invasa, oltre che dai soliti turisti peregrinanti con googlemaps e bottiglietta di acqua minerale naturale,  da una luce potente, il blu del cielo rideva tra ciuffi di nuvole come riccioli di panna. Dopo l’Isola Tiberina, all’ombra del Teatro Marcello, Monica Zhang era impegnata nelle prove del concerto serale dedicato a Chopin e Debussy. A Villa Borghese un artista di strada incantava i bambini con una rete che soffiava mille bolle di sapone. Ma i sorrisi delle due amiche, di Paola e Fatou, avevano una luce più forte. Sì, c’è un problema di handicap, di disabilità del cento per cento in linguaggio giuridico, per una delle due. Si conoscono da quattro anni, ma è come se fossero cresciute insieme. A volte litigano, ma subito dopo fanno pace, si mandano a quel paese e si ascoltano, non si perdono mai di vista, una aspetta l’altra, trascorrono  le domeniche insieme, si divertono in spiaggia e in discoteca, per uscire “con che maglietta, che scarpe, che trucco sto meglio?”, visitano i musei, vanno al cinema. Gli amici e i parenti dell’una sono diventati gli amici e i parenti dell’altra. Quando sono lontane la sera si vedono con whatsapp.  Chi si prende cura di chi? Chi accompagna chi? Quando Fatou tornerà in Africa per aprire la sua impresa sociale Paola la seguirà. A Trastevere ci ha raggiunto anche Marco, un giovane ingegnere italiano di Palermo che da cinque anni vive in Ghana. Segue i cantieri della rete ferroviaria nazionale che collega Accra, la capitale, Kumasi, Takoradi. “Il treno che non c’era”, ma questa è un’altra storia, un altro film.

 

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